Ho letto varie confessioni da parte di videogiocatori padri, in questi ultimi giorni, la maggior parte delle quali riassumibile in "avere figli è una rottura di cazzo allucinante che ti succhia via ogni goccia di linfa vitale". Persino alcuni amici miei hanno figliato, e affermano più o meno le medesime cose. I loro figli ci hanno privato della saltuaria birretta serale al pub e del cazzeggio serale in generale. Fottuta progenie del demonio, se solo il richiamo della vagina non fosse tanto potente da farci soddisfare ogni singolo capriccio del gentil sesso...

Dove sono i famigerati zingari rubainfanti di cui si narrano le epiche gesta nelle leggende metropolitane quando hai bisogno di loro?

A simili affermazioni sono sempre tentato di rispondere che non è mai troppo tardi per abortire, come afferma quella santa donna di mia madre da 26 anni. Ma cerco di trattenermi, in quanto potrei avere a che fare con dei cattotalebani o con genitori ultraprotettivi al punto da non riuscire nemmeno ad accettare una battuta.

Per questo ci serve un movimento politico che rivendichi il diritto degli uomini di praticare l'aborto casereccio.

"Tranquilla, patata, poi ci vediamo tutta la saga di Tuailait"

È ciò che Pannella avrebbe voluto, ma con la sua memoria da fattone se n'è dimenticato.

In soldoni: donne, volete un esserino da coccolare? Pigliatevi un gatto.

probabilmente è quella