21 Settembre 2012
In Metal Gear Solid 2, nella sezione "Specials" compare una voce dedicata alla "Previous History" che raccoglie vari articoli che spiegano chi più chi meno dettagliatamente la storia del primo capitolo della saga di MGS, il cosiddetto "Incidente di Shadow Moses".
Tra questi, quello sicuramente più degno di nota, è un racconto di 349 pagine intitolato "In the Darkness of Shadow Moses: The Unofficial Truth" ("Nelle tebebre di Shadow Moses: la verità non autorizzata"), un libro non ufficiale, scritto da Nastasha Romanenko (finzionalmente), personaggio che aiutò Solid Snake nella sua missione, in qualità di esperta nucleare.
Il libro è quanto di più dettagliato si possa trovare in giro riguardo l'incidente di Shadow Moses e le vicende del primo capitolo. Esso, inoltre, non esita a raccontare alcuni retroscena rimasti nascosti nel gioco, tra cui -senza voler anticipare troppo- il coinvolgimento dei Patriots.
Al seguente link, è disponibile l'intero libro, che potete leggere dal vostro browser, oppure offline dal vostro computer, se salvate il file .pdf (click destro, salva con nome), o -perchè no- stampato.

Ricordiamo che il testo è opera della Kojima Productions e quindi i relativi diritti spettano a lei, a Konami e al maestro Hideo Kojima.
A Metal Gear Planet resta il merito di aver trascritto il contenuto presente nel dvd di Metal Gear Solid 2, rendendolo disponibile sul web.
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Commenti
Prezziosissimo racconto, grazie! Lo porterò a stampare insieme ai libri per la tesi che dovrei leggere. ^.^
fantastico
Scusate non capisco perchè nell'articolo dite che il libro è di 349 pagine ma poi il file pdf ne contiene effettivamente 57. Non capisco anche perchè avete precisato che è il libro intero ahah c'è sicuro qualcosa che mi sfugge. Ringrazio lo staff di Metal Gear Planet per il lavoro!
349 nel layout del videogioco
nell'impaginazione fatta da noi semplicemente 57la precisazione non nasconde nulla, forse ai tempi "intero" era un modo per far intendere che l'avessi trascritto tutto -ma proprio tutto-, perché fu effettivamente un lavorone enorme